Teatro

Amleto parla persiano

Amleto parla persiano

Prima nazionale assoluta al Piccolo Teatro di Milano il 30 settembre:  il classico per eccellenza, Amleto, nei secoli visto, rivisto, riletto e corretto, ora sale sul palco parlando... farsi. Un progetto a opera di Quantum Theater Group, compagnia iraniana nata nel 2009, che si intreccia con la cultura medio-orientale e la fisica quantistica. Quindi classico si, ma riportato al contemporaneo e "frullato" nelle teorie scientifiche più recenti.

Il farsi - detto altresì persiano - è una lingua parlata da quasi 80 milioni di persone nel mondo ed è idioma ufficiale dell’Iran, del Tagikistan e dell’Afghanistan, oltre che essere parlato anche in Uzbekistan. Il farsi è una multi-lingua: contiene moltissime parole straniere derivanti dall'arabo, dal turco e anche dal francese e dall'inglese.

Quattro anni di lavoro per mettere in scena questa riscrittura, che arriva in Italia per sei date e (per fortuna) con sovratitoli in italiano. 

Shakespeare è per me il compendio universale delle contraddizioni della natura umana”, spiega Arash Dadgar, regista e fondatore della compagnia, un quarantenne che per sua scelta non ha mai messo in scena Shakespeare all'europea: "sarebbe stato stupido e avrei fatto una brutta copia di quello che altri sanno fare meglio. Mettere in scena Shakespeare significa mettere alla prova se stessi, quel che si sa e che quel che ancora ci è oscuro della vita”, aggiunge.

Questo allestimento dunque prende come cavia Amleto, emblema del rimuginio, e prova a cercare risposta alle tante domande insolute che da centinaia di anni il pallido prence si porta dietro: Amleto ama Ofelia o se ne prende gioco? Perché Polonio e Laerte gli remano contro? Lo spettro del vecchio re esiste o è Amleto che ha le traveggole? Gertrude ha tradito re Amleto? Claudio ha ucciso il fratello per amore o per potere? Ma, soprattutto, Amleto ci fa o ci è?

E qui entra in gioco la fisica, finora elemento poco chiaro, ma a cui il regista da' un ruolo ben definito: "La tragedia è una continua collisione di elettroni: e come nella fisica, i risultati di quella collisione sono imprevedibili. Se i comici non fossero arrivati a Elsinore, Amleto non avrebbe inscenato nessuna commedia, se Polonio non si fosse nascosto dietro l’arazzo non sarebbe stato ucciso, se Claudio non avesse sposato Gertrude, probabilmente Amleto non avrebbe avuto alcun problema con lo zio… In questo testo, quel che domina è l’incertezza”.


Dal 30 settembre al 4 ottobre
Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6 – M2 Lanza)
Orari: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30.                                  
Durata: 2 ore
Prezzi: platea 40 euro, balconata 33 euro.         
Informazioni e prenotazioni 848800304 - www.piccoloteatro.org